La Scuola di Street Cinema di Tekla Taidelli si basa su tre principi.

Il primo: non è importante il mezzo che usi, ma il messaggio che dai.
I ragazzi per fare le riprese, useranno sia mdp Canon 7D e 5D e Sony A7s II, che tablet e cellulari a creare un mixed media e avvalorare l’idea che oggi, data la disponibilità dei mezzi tecnologici fruibili da tutti, chiunque può fare cinema se ha qualcosa di ‘potente’ da dire.

Il secondo: far parlare chi non ha voce.
La scuola segue i principi del cinema di Tekla, che si è sempre occupata di far parlare gli invisibili e la strada. Gli attori saranno tutti reclutati dalla strada e si tratteranno tematiche sociali. In una sorta di neorealismo underground.

Il terzo: testi di Shakespeare
Oggi i giovani non leggono quasi nulla, Tekla ha pensato di accostare testi classici a temi sociali così da dare più dignità all’argomento che si vuole trattare e incuriosire i ragazzi sui grandi autori. Chi meglio di Shakespeare con i suoi dialoghi così attuali e irriverenti poteva prestarsi all’intento?